i frutti di aligre

20 septembre 2006

di scontri inevitabili


Parigi chiara e fresca con il poco traffico di un martedi’ a mezzanotte, rientro a piedi dalle Halles, un occhiata al Centre Pompidou che sonnecchia alla mia sinistra e passi lunghi verso casa.
Una ragazza che cammina con la sua amica come una busta spedita verso nuove conquiste, tacchi e occhiali da sole come cerchietto mi sta venendo incontro. Valuto che ci incroceremo giusto nella strettoia con un palo, e valuto che non ho voglia di prendermelo, il palo. Impatto violento gomito gomito, lei si gira urlandomi qualche improperio che Bob Marley filtra prepotentemente. Non era pronta ad incontrarmi, io si’, e si é fatta piu’ male lei. Desolée.
Controllo il telefono spento durante il cinema mentre penso a quanti dischi mi mancano per ricostruire la discografia dei wailers, ancora quattro o cinque, e pregusto la loro scoperta. I primi album sono qualcosa di eccezionale, quelli praticamente mai pubblicati in europa, impregnati di un anni 60 jamaicano che dev’essere stato qualcosa di selvaggio e intenso. Scopro via via perle rare del periodo, The Heptones e compagnia, e mi diletto.

un messaggio, una fitta
tu me manques, scrive
ancora

you’re running and you’re running and you’re running away
you’re running and you’re running and you’re running away
but you can’t run away from yourself

sorvolando l’oceano nella notte, le luci spente e questo dub straziante di groundation nelle orecchie
venivo nella tua isola piena di frutti e di sole, impaziente e incerta

e triste per qualcosa che colgo solo adesso, sapere che sarebbe andata cosi’ e sapere che ci avrei sbattuto prepotentemente contro
e non aver voluto o saputo vedere, credere che fosse inevitabile

ed ora qui, in questa casa che vibra dei miei colori, gialla speziata e piena di piante
durante questa strana disintossicazione amorosa
a fare i conti con i miei desideri e negoziare con i miei fantasmi
con la tentazione, con l’impulso
un passo dietro l’altro in bilico su uno strapiombo
piano, piano avanzo verso il primo appiglio sicuro.

5 Comments:

  • At 08:42, Anonymous Anonyme said…

    non smettere mai di camminare. sempre a testa alta, sempre avanti ;-)
    Paloma

     
  • At 17:27, Anonymous Anonyme said…

    I'm gonna be Iron like a Lion in Zion...
    forse tu puoi capire.

    ben ritrovata!!
    :)

     
  • At 17:27, Anonymous Anonyme said…

    I'm gonna be Iron like a Lion in Zion...
    forse tu puoi capire.

    ben ritrovata!!
    :)

     
  • At 07:23, Anonymous Anonyme said…

    eccomi, grazie cosi ti ho trovato subito e ti confesso che sè aperto subito x fortuna x non sò fare copia incolla adessso gironzolo x il tuo nuovo blog grazie e buona giornata

     
  • At 08:23, Anonymous Anonyme said…

    buon giorno come avrai notato ho sostituito flavia con sveva x la piattaforma nin si decide a chiudermi un vecchio blog

     

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